Il cammino minerario di Santa Barbara

Dal mare di Sant’Antioco alla foresta del Marganai, dalle grotte Is Zuddas alle dune di Piscinas, a piedi o in bici, percorrendo le strade dei minatori: di cosa stiamo parlando? Del Cammino minerario di Santa Barbara, un modo diverso e magico di vivere la Sardegna. 

  • Lunghezza : 498,7 km

  • Tappe : 30

  • Altitudine massima : 815 m

Il cammino

Santa Barbara è la patrona dei minatori e filo conduttore del percorso: da Iglesias si procede sui sentieri battuti dai minatori, percorso conosciuto già dal Neolitico e arrivato sino ai giorni nostri.  Quasi tutto il cammino si percorre su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre solo una piccola parte è costituita dalle strade dei centri urbani e da tratti extraurbani.  L’altitudine massima è di 815 metri e si trova nella foresta del Marganai: in questi punti bisogna tenere presente che potrebbero esserci dei dislivelli, in ogni caso non troppo impegnativi. 

Il clima nella regione sud-occidentale del Sulcis-Iglesiente-Guspinese è mite anche nella stagione fredda, mentre nei mesi estivi si possono raggiungere anche i 40°. La stagione secca va da maggio a settembre e quella piovosa da ottobre ad aprile anche se questa zona risulta quella con meno precipitazioni. La neve è rarissima e quindi non costituisce un ostacolo per la percorrenza del Cammino. 

L’intero anello del Cammino minerario di Santa Barbara parte e ritorna a Iglesias ed è lungo quasi 500 km: il percorso è diviso in 30 tappe, suddivisione effettuata sulla base della difficoltà di percorrenza e della presenza di strutture ricettive nei luoghi che si attraversano.  La lunghezza media di ogni tappa è di circa 16 km, alcune sono più brevi in modo da poter lasciare agli escursionisti il tempo per visitare i luoghi di interesse presenti. 

Nel caso in cui una persona non fosse interessata alle visite l’organizzazione può essere modificata a seconda delle esigenze e del ritmo, sempre e comunque in relazione alla disponibilità delle strutture ricettive. 

Le tappe 

1 Iglesias ➔ Nebida 20,9

2 Nebida ➔ Masua 9,2

3 Masua ➔ Buggerru 18,8

4 Buggerru ➔ Portixeddu 9,5

5 Portixeddu ➔ Piscinas 16,2

6 Piscinas ➔ Montevecchio 18,7

7 Montevecchio ➔ Arbus 15,8

8 Arbus ➔ Perd’e Pibera 15,4

9 Perd’e Pibera ➔ Villacidro 15,6

10 Villacidro ➔ Monti Mannu 18,0

11 Monti Mannu ➔ Arenas 15,5

12 Arenas ➔ Su Mannau 13,4

13 Su Mannau ➔ San Benedetto 14,6

14 San Benedetto ➔ Case Marganai 7,3

15 Case Marganai ➔ Musei 16,4

16 Musei ➔ Orbai 17,6

17 Orbai ➔ Rosas 18,0

18 Rosas ➔ Nuxis 12,5

19 Nuxis ➔ Santadi 15,3

20 Santadi ➔ Is Zuddas 15,6

21 Is Zuddas ➔ Masainas 24,6

22 Masainas ➔ Candiani 19,3

23 Candiani ➔ Tratalias 24,0

24 Tratalias ➔ Sant’Antioco 16,9

25 Sant’Antioco ➔ Carbonia 23,4

26 Carbonia ➔ Nuraxi Figus 22,5

27 Nuraxi Figus ➔ Carloforte 11,4

28 Carloforte ➔ Portoscuso 18,8

29 Portoscuso ➔ Bacu Abis 18,8

30 Bacu Abis ➔ Iglesias 14,7

Il turismo responsabile, sostenibile o slow tourism sta registrando un notevole successo: sempre più persone decidono di viaggiare in bassa stagione, alla scoperta di mete poco conosciute, a piedi o in bici, “accontentandosi” di alloggi di fortuna o con pochi lussi.

Nel cammino minerario di Santa Barbara le soste possono essere effettuate nelle posadas: strutture ricettive recuperate dal patrimonio esistente. Non si costruisce ex novo, ma si sfrutta ciò che si ha e in questo caso particolare parliamo soprattutto di luoghi appartenuti al mondo minerario. Grazie al percorso è nata poi un’economia alternativa: si stima che ogni escursionista rimanga almeno una settimana, perciò a giovare della sua presenza possono essere anche altre attività come quelle legate alla ristorazione o l’escursionismo. 

Il cammino di Santa Barbara è un’avventura tra miniere dismesse, gallerie affacciate sugli scogli, villaggi fantasma, antiche ferrovie e scorci mozzafiato: un viaggio indimenticabile, in cui perdersi nel ritmo lento della natura.